VIAREGGIO. “Ancora una volta dobbiamo constatare che l’inerzia politica si risolve con il volteggio dei dipendenti”. Lo scrive in una nota l’Assemblea dei lavoratori del Comune di Viareggio in merito all’adozione della nuova macrostruttura.
“I dipendenti del Comune di Viareggio ne prendono atto per l’ennesima volta: niente è cambiato. Ma come evidenziato in assemblea, pur rifiutando il ruolo del parafulmine, sono pronti ad eseguire gli ordini impartiti con la delibera GM.39 sul nuovo assetto dell’Ente.
“E’ evidente che i rappresentanti dei lavoratori non rinunceranno al ruolo che gli è consono e cioè quello di controllare che detto atto sia in linea con le normative giuridico-amministrative esistenti. Certo, lascia sconcertati il comportamento del capo dell’amministrazione, persona ritenuta esperta della gestione della cosa pubblica, che non solo non ha mai incontrato i rappresentanti dei lavoratori dell’Ente, ma ha preferito attivarsi in una scelta personalistica attraverso l’approvazione di un atto che in barba alle norme assegna ai dirigenti le persone piuttosto che il personale, differenza di non poco conto.
“Domani, ancora una volta, saranno gli utenti a doversi confrontare con un Ente in confusione: diversi dipendenti dovranno essere formati e ri-professionalizzati, una perdita di tempo e risorse che nulla ha a che vedere con l’efficienza e l’efficacia di una pubblica amministrazione.
“Oggi è stata inviata una richiesta di incontro urgente per la presentazione da parte dell’amministrazione delle risorse da destinare alla contrattazione decentrata: se non vi sarà risposta entro il 7 settembre, la Rsu e le organizzazioni sindacali, così come richiesto e votato dall’assemblea del personale, dichiareranno lo stato di agitazione di tutto il personale.
“I lavoratori non vogliono e non devono essere delle pedine nelle mani del giocatore di turno: si sono dati da fare in questi anni impegnando anche tanto tempo oltre il proprio orario perché sono i primi a rendersi conto che la situazione del Comune di Viareggio è grave. Ma per la collaborazione serve l’unione degli sforzi delle due parti”.
